«Non cadrò per un complotto»- Corriere.it

LA VALLETTA (MALTA) – Ogni tanto Giorgia Meloni si ritrova a riflettere con il suo staff sul compito che l’attende. Con il primo obiettivo che si è data, quello di durare cinque anni, come da legislatura. Un obiettivo ambizioso, visti i precedenti della storia repubblicana, ma ancora più difficile, a suo giudizio, perché presiede un esecutivo di centrodestra.

Eppure quando misura la difficoltà reale di questo traguardo, la premier esterna una certezza, forse maturata in tanti anni di gavetta: «Sicuramente non cadrò per un complotto, non succederà quello che è successo ad altri prima di me. Se andrà male sarà per colpa nostra, per qualcosa di concreto».

Sarà anche un modo per esorcizzare alcuni spettri, ma ieri a margine del vertice di Malta la presidente del Consiglio ci ha tenuto a sottolineare un dato, a rivendicarlo quasi: non solo ha sminuito le considerazioni dell’opposizione e di alcuni media su un possibile governo tecnico, non solo ha contestualizzato cifre alla mano il livello di uno spread sui titoli tedeschi che «è inferiore di 50 punti rispetto ad un anno fa», ma soprattutto ha aggiunto una frase che ha buttato fuori la conclusione del suo ragionamento, quasi con orgoglio: «Io so leggere la politica e la realtà». E dunque anche la differenza, è sembrata alludere.